MAURIZIO GALIMBERTI

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MAURIZIO GALIMBERTI

Dal 16 marzo al 28 aprile

Castello Visconteo

Viale Toselli – Legnano (Mi)

Apertura: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19
Chiuso domenica 31 marzo 2024 (S. Pasqua) – Aperto lunedì 1 aprile 2024
Chiuso sabato 13 e domenica 14 aprile 2024
Il 16 marzo apertura alle ore 17.00 per inaugurazione
Visite guidate gratuite su prenotazione ai seguenti recapiti:
T 0331-471.575 / 578 – e-mail: ufficio.cultura@comune.legnano.mi.it

Ingresso libero

LA PROMESSA – MARCINELLE: 8 AGOSTO 1956

Concept by Paolo Ludovici

Maurizio Galimberti prosegue la sua riflessione sul senso della storia e del tempo con un nuovo lavoro sulla tragedia di Marcinelle. Una mattina d’agosto Maurizio Galimberti ha rivolto l’obiettivo della sua macchina fotografica verso l’alto e per alcune ore ha ripreso lo stesso soggetto, che tuttavia è cambiato per ognuno dei 262 scatti. 262 come le vittime della catastrofe avvenuta la mattina dell’8 agosto 1956 nella località mineraria belga di Marcinelle e che provocò la morte di 262 minatori. Fotografo e artista di fama internazionale, Maurizio Galimberti è celebre per lavorare quasi esclusivamente con la Polaroid, con la quale ha sviluppato una personalissima tecnica di manipolazione con cui scompone e ricompone l’immagine. In questo nuovo libro, Galimberti si confronta con la grande tragedia di Marcinelle, 66 anni dopo: il suo “riutilizzo” delle immagini è esplicativo. Scava dentro il già fotografato per trovarvi un senso rimasto laterale, un’anima dentro il corpo meccanico. Contestualizza. Storicizza. E così scorrono le immagini: una donna che rimase orfana da bambina, il volto di un’altra dietro le sbarre che la separano da una tremenda verità, le bare allineate, il manifesto per il reclutamento degli operai nelle miniere, le baracche dei minatori, il tremendo ascensore per inabissarsi nel profondo della terra. E, infine, il ritratto di Urbano Ciacci, l’ultimo sopravvissuto alla tragedia. Maurizio Galimberti è attivo sulla scena artistica internazionale da più di trent’anni, conosciuto in tutto il mondo, oltre per la caratteristica poetica dei suoi progetti, anche per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco, e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Parigi, Milano, Roma e Venezia. È stato testimonial mondiale di Polaroid International e oggi è considerato dalla critica un instant artist più che esclusivamente un fotografo.

MAURIZIO GALIMBERTI (Como, 1956) Cresce a Meda, iniziando a lavorare nell’impresa di famiglia. Da ragazzo si appassiona alla fotografia partecipando a concorsi fotografici utilizzando le classiche pellicole bianco e nero.  Dal 1983 inizia ad usare quasi esclusivamente le istantanee Polaroid sia per l’immediatezza e la verifica del risultato sia per la possibilità di “manipolare” in post produzione la copia ottenuta. La Polaroid viene utilizzata per scomporre e ricomporre l’immagine in mosaici ricreando il soggetto fotografato, reinterpretandolo. La particolare tecnica da lui sviluppata, chiamata anche “a grappolo” o “ad ali di farfalla”, ha suscitato l’interesse di numerose aziende leader in vari settori. Con la fine della produzione Polaroid nel 2008 e pur con la difficile ripresa, un po’ sperimentale, della produzione da IMPOSSIBLE, la carenza di pellicole ha portato Galimberti ad utilizzare sempre più pellicole Fuji. Dal settembre 2017 è Instant Artist ufficiale Di Fuji Italia (progetto Instax Square). Sempre con Fuji Instax Square , dal 2019, si dedica a una nuova tecnica fotografica, con la realizzazione della “Matrice Fuji Instax Square”, Matrice che poi viene scomposta a mosaico. La Matrice viene considerata parte integrante (ma separata) del mosaico stesso. Si ricordano alcune pubblicazioni e mostre tra le innumerevoli e le più recenti. Nel dicembre 2018, è stato inserito nella prestigiosa mostra, a cura di Denis Curti dal titolo “L’ITALIA DEI FOTOGRAFI”, 24 autori simbolo della fotografia Italiana del 900, al museo M9 di Venezia – Mestre. Nel 2020 ha realizzato un progetto su GIBELLINA con residenza d’artista. Il progetto è stato presentato in occasione della Mostra  „ MAURIZIO GALIMBERTI VISIONI MOLTEPLICI“, nell’ambito del Festival IMAGES al Museo delle Trame Mediterranee – Fondazione Orestiadi  di Gibellina.

Nel 2020 e 2021 ha realizzato due progetti di rilettura di immagini storiche, nato da un’idea comune con Paolo Ludovici di Luchi Collection. Tutte le immagini realizzate sono poi state pubblicate nei volumi Uno Sguardo Nel Labirinto Della Storia edito da SKIRA, con testi di Denis Curti e Matteo Nucci e L’illusione di una storia senza futuro edito da SKIRA, con testi di Gianni Canova e Maurizio Rebuzzini. 

Nel 2021 ha partecipato assieme a Gianni Berengo Gardin alla mostra “Due Sguardi a Confronto” organizzata da Fondazione di Venezia, per i 1600 anni della città di Venezia. 

Nel 2022 ha realizzato il supporto Fotografico/artistico per il volume del 70° di Fontana Gruppo” INSDE THE CATHEDRAL OF THE WORLD” edito da Marsilio Editore. Per la LUCHI COLLECTION ha realizzato un progetto storico dedicato alla strage del Bois du Cazier (a Marcinelle, Belgio), con la pubblicazione del volume dedicato “LA PROMESSA“ edizioni Skira.

Nel settembre 2022 è stato insignito del prestigioso premio A.I.F. alla carriera, Palazzo Reale Milano.

A ottobre ha vinto (ex equo con Giovanni Chiaramonte) il concorso “LE IMMAGINI RILEGATE“  organizzato dal FOTO Festival Milano, con il volume “L’illusione di una storia senza futuro“ edizioni Skira.

A Maggio 2022 è uscita la sua biografia “IL MOSAICO DEL MONDO“ scritta a quattro mani con Denis Curti, edita da Marsilio Carta Bianca.

Ad Agosto è stata inaugurata la sua grande mostra “MOSAICI SCOMPOSTI” a cura di Denis Curti, presso il museo Harry Bertoia di Pordenone.

Nel 2023, febbraio, espone al MAC di Lissone la mostra “ISTANTI DI STORIA”.

 

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